Dieta o Stile di Vita Sano…

Dieta o Stile di vita Sano? Sempre più frequentemente ci sentiamo insoddisfatti del nostro aspetto fisico, della…

Dieta o Stile di vita Sano?

Sempre più frequentemente ci sentiamo insoddisfatti del nostro aspetto fisico, della nostra alimentazione e del nostro stile di vita. Con l’inizio del nuovo anno, con l’entrata della primavera o con un “semplice lunedi”, scatta in noi la voglia di “tornare in forma” e così spesso ricorriamo a regimi dietetici in autonomia o anche prescritti da dietologi e nutrizionisti.

Ci arrivano delle “diete” che decidiamo di intraprendere, ma spesso dopo qualche mese abbandoniamo con un senso di “fallimento” che ci pervade. Intanto vorrei chiarire il significato del termine dieta: dal greco dìaita significa stile di vita, dunque alimentazione corretta, sana ed equilibrata, volta a soddisfare le esigenze fisiologiche dell’organismo, nonché gli aspetti psicologici e relazionali attraverso l’appagamento dei sensi, il rispetto della tradizione del territorio e dei ritmi della vita quotidiana (come spiega il sito dell’Istituto Superiore di Sanità). Con dieta non si intende quindi solo la nostra alimentazione ma, in senso più ampio, tutto ciò che riguarda il nostro organismo, quindi il comportamento alimentare, le nostre emozioni, il tipo di lavoro che svolgiamo,

il riposo e l‘attività fisica giornalieri, appunto il nostro stile di vita.

Oggi si è soliti dare al termine dieta una valenza riduttiva, esclusivamente legata alle calorie che ingeriamo, e spesse volte una valenza negativa, intesa come privazione e rinuncia.

Ciò che non dobbiamo tralasciare è la natura. Ognuno di noi è nato con determinati sensi e bisogni, ha sviluppato funzioni cognitive e varie emozioni. Dobbiamo tutti ricordare cosa è per noi il cibo: è in primis sopravvivenza, questo vuol dire che mangiare è nutrirsi…quindi perchè privarsi del cibo?

Ciò che dimentichiamo di avere è il senso di fame e di sazietà, sensi primordiali che si acquisiscono ancor prima di nascere e via via con la crescita tendiamo a perderne la loro consapevolezza. Si finisce per mangiare in modo meccanico e automatico o solo perché si “deve” fare, perché si è in compagnia, perché si è troppo soli e infelici. Ecco che il nutrire il nostro corpo diventa un appagare le nostre emozioni, positive o negative che siano. Soddisfare le nostre emozioni con il cibo non è poi una cosa così malvagia, a patto che non diventi una quotidianità o non diventi un atto inconsapevole e incontrollato.

Altri termini della società moderna sono “sgarro” e “pasto libero”. Ogni pasto dovrebbe in realtà essere considerato libero e non uno sgarro…Ma sgarro poi perché? Da cosa stiamo sgarrando? Chi ci dice che sia uno sgarro? Ascoltando davvero il nostro corpo potremmo tranquillamente fare a meno di considerare il cibo uno sgarro, sentendoci perennemente in colpa per non essere riusciti a mangiare un tot di calorie al giorno. E allora non avremmo bisogno di privazioni se entrassimo in sintonia con le nostre emozioni, ascoltassimo e accogliessimo i nostri bisogni più profondi e lasciassimo fluire i nostri sentimenti.

Quello che voglio dire è che mangiare è un’arte, così come lo è il cucinare. Dobbiamo imparare a dedicarci a queste due attività, mettendo la nostra anima e la nostra mente ogni volta che ci avviciniamo al cibo, anche quando facciamo la spessa, tocchiamo e prendiamo i prodotti. Cerchiamo di non distrarci ogni volta che abbiamo davanti a noi il cibo, scegliamo con cura, trattiamolo con cura. Cosi come le piante, il cibo dovremmo considerarlo “sacro” perché è vitale per noi. Senza piante e senza cibo e anche senza acqua non potremmo vivere a lungo.

Durante la mia attività mi capita spesso di chiedere “tu quanti minuti impieghi per mangiare?”.

Le risposte che sento più frequentemente sono “5 minuti se va bene, altrimenti anche meno”. Bisogna mangiare lentamente, masticare lentamente, così riusciamo a capire ciò che avviciniamo alla nostra bocca, perché, e riusciamo così ad assaporare, prima ancora a guardare ciò che mangeremo.

Dedicandoci così al cibo, acquistandolo con cura, preparandolo con cura e assaporandolo con calma si instaura in noi proprio una relazione con esso, una relazione sana e proficua. Il cibo diventa il nostro primo alleato per una splendida forma psico-fisica, non più un nemico con cui dobbiamo lottare perennemente o che dobbiamo abolire con rabbia e fatica dalla nostra vita. Per creare una relazione con esso dobbiamo poterlo valorizzare, elogiare, amare e soprattutto ringraziare. Ringraziamo l’universo perché ci consente di mangiare ogni giorno, perché riempie i supermercati e ci dà la possibilità di scegliere tra innumerevoli prodotti. Ringraziamo sempre! Cerchiamo di dare sempre valore a ciò che abbiamo, prendiamoci cura di tutto ciò che ci dà la vita, ascoltiamoci, facciamo fluire le nostre emozioni senza vergogna e paura di essere giudicati…amiamo e amiamoci! Ed ecco che così facendo, non avremo più bisogno di parlare di dieta, calorie, sgarro, chili in più…

Così facendo diventerà naturale mangiare bene e con le giuste quantità e fare attività fisica costantemente.

Non sai da dove iniziare? Parliamone insieme

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